“Sorprende la bontà con cui la Chiesa.. colpisce il nostro cuore. La sua tenerezza di madre: ritorna a Dio, non indurire il tuo cuore, ascolta la voce del Signore. Mostrati come sei alla presenza di Dio: peccatore.. e svuota il tuo cuore, fà spazio affinché il Signore vi entri… Cammina incontro al Signore. L’incontro accade nel nostro cuore.. Il tempo di quaresima serve per pulire il cuore da tutte le cose che lo distraggono da questo incontro.. Gesù ci vuole con il cuore aperto.. Non può.. accadere un incontro quando ci sono atteggiamenti ipocriti, per questo ci dice: ‘guarda, pulisci il tuo cuore dalle erbacce’. Come Signore? ‘Con la preghiera, la penitenza e l’elemosina’. Hah…ma costa fatica! ‘Eh si.. è come strappare le erbacce’.. La chiesa ci dice: ‘Guarda più in là, guarda l’orizzonte, Dio non ti ha fatto per avere un cuore pieno di grinze, Dio non ti ha fatto per l’egoismo né per te stesso soltanto, ma ti ha fatto per l’amore.. Hai un cuore raggrinzito perché, come quegli ipocriti a cui Gesù fa riferimento nel Vangelo, forse stai guardando troppo te stesso, sei concentrato sulle tue comodità, sulle tue cose, e allora Dio rimane accantonato. La quaresima, come dice Gesù (Mt 6, 16) non è per essere tristi, per assumere un’aria malinconica, ma per guardare un orizzonte d’amore.. aprire il nostro cuore, permettere che emerga qualcosa di grande (da Jorge Mario Bergoglio, vescovo di Buenos Aires, papa Francesco: Dio non si stanca di perdonare, ed. Emi).

Mercoledì di quaresima in Cattedrale: Pagine di Vangelo per vivere la fede, oggi. 14\03\2018 Sala dottorato ore 18,45 – Paradossi della fede: verità e carità

  • Gv 8, 1-11 – Mt 9, 10-13 – 1Cor 13, 1-13 – s. Paolo : “Veritatem autem facentes in caritate” (Ef 4,15): La via della verità è l’amore; cfr 1Pt 3,15-16
  • Ogni persona è degna del nostro rispetto, perché “è oggetto dell’infinita tenerezza del Signore, ed Egli stesso ha donato il suo sangue prezioso sulla croce per quella persona”. Non dobbiamo fermarci alle apparenze, poiché “ciascuno è immensamente sacro e merita il nostro rispetto”; se riusciamo ad aiutare anche solo una persona, è “sufficiente a giustificare il dono” della nostra vita (Cfr Papa Francesco, Evangelii Gaudium, nn 87.88).

“Tutte le sofferenze, tutte le ingiustizie, le amarezze, le umiliazioni, le pene, gli odi, le disperazioni, tutte le sofferenze sono una fame non saziata. Una fame di amore. Gli uomini hanno edificato, lentamente, a forza di egoismi, un mondo snaturato che schiaccia gli uomini. Hanno, ho rovinato l’amore, il Tuo amore, o Signore. Ti chiedo di aiutarmi ad amare. Concedimi, o Signore, di spargere l’amore vero nel mondo. Fa che per mezzo mio e dei tuoi figli penetri un po’ in tutti gli ambienti, in tutte le società, in tutte le chiese, in tutti i sistemi economici e politici. Aiutami ad amare, o Signore, a non sprecare le mie potenze di amore, affinché attorno a me nessuno soffra o muoia per aver io rubato l’amore che ad essi occorreva per vivere” (M. Quoist, Preghiere, Marietti 1820).

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