Domenica delle Palme 2015 – Cattedrale di San Lorenzo – Perugia – In Gesù Cristo il nuovo umanesimo

 Come Gesù nella vita quotidiana

“Torniamo alla scuola di Gesù,.. al suo ministero per le vie della Galilea. Esso si delinea in pochi essenziali tratti, che lo vedono concentrato sull’unica cosa necessaria (“Mio cibo è fare la volontà del Padre”: cf. Gv 4,34). La tipica giornata (come, per es., a Cafarnao) si struttura su precise operazioni: dedicarsi al legame intimo con il Padre nella preghiera; non disperdere il primato dell’annuncio del Regno; confermare con autorità questo annuncio, grazie alla cura delle persone (il perdono, la guarigione, la rivelazione del volto misericordioso del Padre); non lasciarsi imprigionare dall’ordinarietà, ma tener desta l’urgenza della missione..
Le operazioni della vita quotidiana di Gesù sono richiamate da Papa Francesco nella Evangelii gaudium: una Chiesa in uscita, che abita il quotidiano delle persone e, grazie allo stile povero e solidale, rinnova la storia di ciascuno, ridà speranza e riapre le nostre vite morte alla gioia della Risurrezione.


Una Chiesa gioiosa, perché sempre piena di meraviglia nello scoprire che la vita quotidiana è visitata dalla misericordia di Dio. ‘Qui sta la nostra vera forza, il fermento che fa lievitare e il sale che dà sapore ad ogni sforzo umano contro il pessimismo prevalente che ci propone il mondo’ (Papa Francesco)”. (CEI, Una traccia per il cammino verso il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale. Firenze 9-13\11\2015).

 Una meraviglia ai nostri occhi

             “Oggi, Signore, c’è crisi d’estasi. E’ in calo il fattore sorpresa. Non ci si esalta per nulla.. Siamo appiattiti dagli standard, omologati dagli schemi, prigionieri della ripetizione modulare.. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra! Aiutaci, Signore, a custodire e portare a compiutezza la creazione. Senza manipolarla a piacimento, scombinandola secondo le lussurie dei nostri capricci.. E’ vero, Signore, ci hai dato potere sulle opere delle tue mani. Potere, non diritto di abuso. Signoria, non licenza di mettere a soqquadro. Autorità, non spadroneggia- mento sulle cose. Hai costituito l’uomo principe, non despota.. Gli hai affidato la tela dell’universo.. costruita con paziente tessitura, non perché la sfilacciasse. Ma perché continuasse a ricamarla con tutta la sapienza del suo genio” (D. Tonino Bello, Dio scommette su di noi, Ed. Paoline).

Per vivere meglio.. E salvare il pianeta:Digiuno dalla fretta                  

             “Sono diversi i settori nei quali urge praticare l’alta lentezza. Si pensi all’uso a pieno ritmo di motocicli e autovetture.. ‘La scoperta della lentezza ci consente di cogliere il valore e il significato che assume la vita quando si rallentano, a cominciare dai gesti del proprio corpo e dalle reazioni psicofisiche, i suoi ritmi frenetici, la sua corsa incalzante.. La lentezza restituisce all’esistenza la sua misura, permettendole di far maturare le sue ricchezze nascoste, le sue potenzialità latenti. Si dovrebbero praticare ogni giorno degli esercizi di lentezza, tener aperti gli spiragli attraverso i quali può irrompere nella vita il senso che trascende la corsa e la fuga del tempo profano, l’irruzione nell’eterno’ (C. Magris)… L’alta lentezza favorisce l’esperienza del ‘qui e ora’, di quell’adesso che ci restituisce a noi stessi.. favorendo il risveglio e l’unificazione interiori” (da A. Gentili, 8 Digiuni – Per vivere meglio.. e salvare il pianeta, Ed. Ancora).

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