Domenica delle Palme – Vangelo della PASSIONE DI GESU’

Credere nella passione del Signore significa precisamente capire che la nostra vita è partecipazione al suo destino..

L’amarezza e il peso della nostra esistenza ci fanno e ci devono far partecipare in un modo misterioso al destino di tutti…Possiamo accettare la nostra miseria, con calma e liberi da noi stessi, come partecipazione, come il nostro contributo al destino di tutti, contributo mediante il quale alleviamo misteriosamente il grave peso della vita di altri, in silenzio, affinché rimanga più leggero per l’altro. e il tutto della sofferenza dell’umanità diventi sopportabile e sia redento.. E’ l’accettazione abissalmente unica ed irrepetibile della passione dell’umanità, accettazione in cui quest’ultima è accolta, sopportata, redenta e liberata per entrare nel mistero di Dio” (K. Rahner).

Giovedì Santo

Ci raduniamo intorno ad un tavolo, all’altare, e confessiamo già così che dobbiamo essere amorevolmente solidali come un’unica famiglia; il Signore di tutti ha promesso di essere presente in mezzo ad una simile comunità, si intrattiene misteriosamente tra i convitati.. L’amore eterno diventa presenza luminosa nella nostra oscurità, fa riconoscere Gesù nel fratello più piccolo sulla strada polverosa della vita” (K. Rahner).

Venerdì Santo

Stiamo sotto la Croce come condannati a nostra volta a morire, come prigionieri della colpa, come delusi, come individui che sono rimasti debitori di amore agli altri, come vigliacchi egoisti, come persone incomprese che soffrono per causa propria, degli altri, della vita.. Di fronte all’abisso.. crediamo che in esso abitano l’amore e la vita stessa, cioè Dio. Diciamo: Padre, alle tue mani affido me stesso, il mio spirito, la mia vita, la mia morte. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Il resto, l’ineffabile, ciò che è salvezza, verrà” (K. Rahner).

Sabato Santo

Simbolo.. segno di quella imprescrutabilità della vita, che si mantiene nel mezzo tra l’orrore abissale del Venerdì Santo e il giubilo della Pasqua, un simbolo della normalità della vita… Non abbiamo sempre bisogno di essere scossi dal terrore per l’incomprensibile della vita, né di essere estasiati del suo splendore.. Il Sabato Santo della nostra vita deve essere il giorno di attesa della Pasqua, la perseveranza del definitivo che è la gloria di Dio.. L’attesa fa della vita quotidiana una vita quotidiana umana: nella pazienza capace di aspettare, nello humour che non prende tutto sul tragico, nella disponibilità a dar la precedenza agli altri, nella fiducia di farcela malgrado tutto, nel coraggio che cerca sempre una via d’uscita. La virtù della vita quotidiana è la speranza con cui facciamo il possibile e lasciamo l’impossibile a Dio. Adesso è il Sabato Santo della normalità. Ma verrà anche la Pasqua, la vita vera ed eterna” (K. Rahner).  

 

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