2° Quaresima 2015 – Cattedrale di San Lorenzo – Perugia – In Gesù Cristo il nuovo umanesimo
Un umanesimo in ascolto e concreto
“Partire dall’ascolto del vissuto: una via.. capace di riconoscere la bellezza dell’umano ‘in atto’, pur senza ignorarne i limiti. Un umanesimo, perciò, consapevole sia dell’inadeguatezza delle forze (‘abbiamo solo cinque pani’, come si legge nei vangeli) sia del ‘di più’ di umanità che si sprigiona dalla fede e dalla condivisione.. Ascoltare l’umano significa.. vedere la bellezza di ciò che c’è, nella speranza di ciò che ancora può venire, consapevoli che si può solo ricevere….
Riconoscere i bisogni anche meno manifesti; immaginare azioni di risposta adeguate, non ossessionate dall’efficienza; la disposizione accogliente delle varie situazioni e, in qualche modo, eccedente la domanda; la capacità delle azioni intraprese – pur nel loro essere orientate – di fermarsi e ridefinirsi lungo il cammino…
Davanti alla carenza di bussole per orientarsi in un presente in cui le mappe conosciute sembrano non essere più di aiuto, le comunità cristiane.. pur condividendo il senso diffuso di fragilità, alla rassegnazione rispondono gettando semi di speranza. Con tanti piccoli ‘miracoli’ silenziosi.. si arriva ben aldilà di quel che si pensava di compiere con le risorse a disposizione.
E’ il metodo eucaristico dei pani moltiplicati: consegnandosi a Dio e incontrando i desideri e i bisogni di fratelli e sorelle, non ci si impoverisce, ma si scopre un’abbondanza che sazia.. “Essere testimoni di Cristo attraverso gesti di vita nuova e di umanità diversa”
(CEI, Una traccia per il cammino verso il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale. Firenze 9-13\11\2015).
Al banchetto della vita
“Signore Gesù Cristo aiutaci perché possiamo maturare una sensibilità nuova. Perché possiamo essere capaci di contestare ogni sistema disumano di oppressione.. Signore aiutaci a capire che, anche come Chiesa, come comunità cristiana dobbiamo cominciare a protestare: l’uomo non va ucciso. Non va ucciso per fame. Non va ucciso per esclusione. Non va ucciso per emarginazione. Tu sei venuto a portare la libertà: non la libertà dei più forti, non la libertà selettiva per cui possono vincere e arrivare ala banchetto della vita soltanto quelli che hanno denti buoni. Signore fa’ che possiamo essere specialisti nell’annunciare un mondo altro, diverso da quello che stiamo vivendo.. Allora questa nostra terra.. cesserà di essere l’atomo opaco del male e diventerà il giardino in cui possono fiorire le speranze più belle” (D. Tonino Bello, Dio scommette su di noi, Ed. Paoline). (D. Tonino Bello, Dio scommette su di noi, Ed. Paoline).
Per vivere meglio.. E salvare il pianeta: Digiuno verbale
“Chi parla, parli con le parole di Dio” è la sfida lanciata da Pietro (1Pt 4, 11), e quindi con “parole di grazia” (Col 4, 6) e di “consolazione” (Eb 13, 22). La retta parola si può così esplicitare: 1. Dire il vero; 2. Non parlare a vanvera; 3. Parlare con linguaggio chiaro; 4. Esprimersi sempre in positivo; 5. Fare attenzione alle vibrazioni delle parole. Papa Francesco ha messo in guardia dalle parole volgari e oscene, mondane e insulse, ipocrite e menzognere, vuote o a vanvera. Il segreto dell’autentica comunicazione verbale consiste.. nel far entrare la Parola di Dio nelle nostre parole, e .. nel far entrare il silenzio di Dio nel nostro silenzio. Il silenzio.. diventa la scaturigine della parola sincera, feconda, vivificante,…’la parola è sostanziosa e fattiva soltanto quando sale dal silenzio’” (Guardini) (da A. Gentili, 8 Digiuni – Per vivere meglio.. e salvare il pianeta, Ed. Ancora).