3 Avvento/C (13-12-2015) – Cattedrale di San Lorenzo – Perugia – Il Volto della Misericordia

 

”L’ architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole. La Chiesa « vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia ». Forse per tanto tempo abbiamo dimenticato di indicare e di vivere la via della misericordia. La tentazione, da una parte, di pretendere sempre e solo la giustizia ha fatto dimenticare che questa è il primo passo, necessario e indispensabile, ma la Chiesa ha bisogno di andare oltre per raggiungere una meta più alta e più significativa. Dall’altra parte, è triste dover vedere come l’esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre più diradata.

Perfino la parola stessa in alcuni momenti sembra svanire. Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in un deserto desolato. È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono. È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli. Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza” (Papa Francesco, Misericordiae Vultus, 10).

Opere di misericordia spirituale: Consigliare i dubbiosi – Leggi: Mt 14, 24-33; 1Tm 4, 10-11

            “Il dubbio fa parte della vita.. rende umano l’uomo: Finché dubita si mette in cammino, continua a cercare la verità e la vita. .. Consigliare i dubbiosi per me significa dire loro ciò che sarebbe d’aiuto a me, come deciderei io al loro posto. A chi cerca un consiglio lascio la libertà di scegliere fra le mie parole ciò che va bene a lui. Il dubbio fa parte anche della fede.. ci obbliga a distinguere tra le immagini che ci siamo fatti di Dio e il vero Dio, che in fondo è sempre il Dio completamente altro e inconcepibile.. Impedisce di cullarsi nella sicurezza e … considerarsi superiori agli altri.. Il dubbio di fede ci dimostra che l’ateismo e la mancanza di fede sono anche dentro ognuno di noi. Molti santi hanno vissuto.. dubbi di fede, per es. Teresa di Lisieux, o il curato d’Ars o, in epoca più recente, madre Teresa di Calcutta.. I dubbi ci portano alla solidarietà con le persone. Rinunciamo a ritenerci superiori a loro con la nostra certezza di fede.

Se è vero che fanno parte della vita e della fede, talvolta tuttavia i dubbi possono sfociare nella disperazione. Allora non sono più innocui, tantomeno servono a rendere più profonda la fede o ad approdare a una saggia decisione. Se dispero, vuol dire che ho perso ogni fiducia nella provvidenza di Dio.. non mi aspetto più niente… Consigliare un disperato non è facile. La disperazione come rinuncia ad ogni speranza esige la mia speranza.. Non posso dare al disperato alcun consiglio che gli tolga la disperazione. Posso soltanto aggrapparmi alla speranza per lui, affinché.. possa tornare a ritrovare la speranza.. Dio il fondamento su cui costruire, in cui sperare contro ogni speranza” (A. Grǜn, Le sette opere di misericordia, Queriniana).

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