La carità “tutto scusa” (1Cor 13,7)
“Questo termine.. può significare “mantenere il silenzio” circa il negativo che può esserci nell’altra persona. Implica limitare il giudizio, contenere l’inclinazione a lanciare una condanna dura e implacabile. «Non condannate e non sarete condannati» (Lc 6,37),.. «non sparlate gli uni degli altri, fratelli» (Gc 4,11).. L’amore si prende cura dell’immagine degli altri, con una delicatezza che porta a preservare persino la buona fama dei nemici..
Gli sposi che si amano e si appartengono, parlano bene l’uno dell’altro, cercano di mostrare il lato buono del coniuge al di là delle sue debolezze e dei suoi errori. In ogni caso, mantengono il silenzio per non danneggiarne l’immagine.. Non è.. l’ingenuità di chi pretende di non vedere le difficoltà e i punti deboli dell’altro, bensì è l’ampiezza dello sguardo di chi colloca quelle debolezze e quegli sbagli nel loro contesto; ricorda che tali difetti sono solo una parte, non sono la totalità dell’essere dell’altro… L’altro non è soltanto quello che a me dà fastidio. È molto più di questo. Per la stessa ragione, non pretendo che il suo amore sia perfetto per apprezzarlo. Mi ama come è e come può, con i suoi limiti, ma il fatto che il suo amore sia imperfetto non significa che sia falso o che non sia reale. È reale, ma limitato e terreno. Perciò, se pretendo troppo, in qualche modo me lo farà capire, dal momento che non potrà né accetterà di giocare il ruolo di un essere divino né di stare al servizio di tutte le mie necessità. L’amore convive con l’imperfezione, la scusa, e sa stare in silenzio davanti ai limiti della persona amata” (Papa Francesco, Amoris Laetitia, 112.113).
Pillole di saggezza
“L’uomo è irragionevole, illogico, eccentrico: non importa, amalo. Se fai il bene ti attribui-scono secondi fini egoistici: non importa, fai il bene. Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici: non importa, realizzali. Il bene che farai verrà domani dimenticato: non importa, fallo. L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile: non importa, sii franco ed onesto. Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo: non importa, costruisci. Se aiuti la gente, se ne risentirà: non importa, aiutala. Dai al mondo il meglio di te e ti prenderanno a calci: non importa, continua” (Santa Teresa di Calcutta).
“Donare un sorriso rende felice il cuore. Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante ma il suo ricordo rimane a lungo. Nessuno è così ricco da poterne fare a meno né così povero da non poterlo donare. Il sorriso crea gioia in famiglia, dà sostegno nel lavoro ed segno tangibile di amicizia. Un sorriso dona sollievo a chi è stanco, rinnova il coraggio nelle prove, e nella tristezza è medicina. E se poi incontri chi non te lo offre sii generoso e porgigli il tuo: nessuno ha tanto bisogno di un sorriso come colui che non sa darlo” (P. Faber).
Liturgia della parola 4 Quaresima anno A: Sam 16,1b.4.6-7.10-13; Sal 22\23; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41
Giovedì: Ora di adorazione, alle 17 – Venerdì: Via Crucis, alle 17